«Professione forense: la complessa figura dell’avvocato nella gestione dei rapporti con i clienti,
i magistrati, i colleghi… e la propria persona»
Con Paola Parigi
venerdì, 20 maggio 2022
su Zoom dalle 15.00
Scarica la locandina dell’evento organizzato da CAEMM – Camera Avvocati di Este, Monselice, Montagnana e dall’Ordine degli Avvocati di Padova, dal titolo:
Professione forense: la complessa figura dell’avvocato nella gestione dei rapporti con i clienti, i magistrati, i colleghi… e la propria persona
Relatori:
Avv. Paola Parigi, esperta di marketing legale, fondatrice di Paris&Bold;
Dott. Gaetano Campo, Presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Vicenza;
Avv. Francesco Rossi, Foro di Padova, Presidente della Fondazione dell’Ordine degli Avvocati di Padova.
Modera l’incontro l’avv. Marco Ortoman, presidente CAEMM.
L’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Padova ai fini della formazione professionale continua.
La partecipazione dà diritto a 3 crediti formativi in materia deontologica.
Ci si può iscrivere attraverso il sistema SFERA per gli iscritti all’Ordine degli Avvocati di Padova, mentre per chi fa capo ad altri fori è necessario inviare una mail all’indirizzo formazione@caemm.it.
L’evento è registrato e reso disponibile su YouTube.
Al centro del webinar sta la professione forense nella sua complessità, a partire dal rapporto che l’avvocato ha con il proprio cliente.
La relazione tra l’avvocato e la parte assistita è condizionata sia dalla personalità dei protagonisti che dal grado di disponibilità e tolleranza del quale dispongono nel rapporto.
Quel che contraddistingue questo particolare tipo di relazione è l’intuitu personae, un misto tra fiducia e scelta delle caratteristiche personali. La relazione è però condizionata dalle norme deontologiche che regolano il comportamento del professionista.
In questo senso è altrettanto importante l’interazione tra colleghi, pure disciplinata dal codice deontologico.
Le prescrizioni etiche impongono all’avvocato di mantenere nei loro confronti un comportamento ispirato a correttezza e lealtà. Anche i rapporti con i magistrati sono subordinati a un insieme di norme e di prassi dettate dal rispetto del ruolo istituzionale. Il diritto di critica che l’avvocato esercita va temperato col rispetto della figura del magistrato, non solo per il fine di ottenerne la benevolenza, ma anche per riconoscimento della funzione. È proprio il (mancato) riconoscimento di una pari dignità tra avvocato e magistrato uno dei peggiori punti dolenti nell’esercizio della professione in questo tempo.
Paola Parigi, per il ruolo di esperta che le compete, si concentra sugli aspetti organizzativi e della comunicazione dell’avvocato nei confronti dei clienti attuali e potenziali in particolare nella forma che hanno acquisito a causa delle diverse modalità di interazione imposte dalla pandemia.
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